La storia dell’AIR ripercorre le tappe fondamentali di sviluppo della russistica italiana e parte dai suoi padri fondatori e dai rapporti che essi hanno saputo intrecciare con le organizzazioni nazionali e internazionali a tutela dello studio della lingua e letteratura russa.
Nel 1967, per iniziativa dell’accademico V.V.Vinogradov, fu fondata a Parigi l’Associazione Internazionale degli insegnanti di Lingua e Letteratura Russa (in russo MAPRYAL). Primo presidente fu lo stesso Vinogradov e, dopo la sua morte nel 1969, per molti anni l’accademico V.G. Kostomarov.
Nei primi anni Settanta per impulso del neofondato MAPRYAL Nina Michajlovna Kauchtschischwili promosse presso l’Università di Genova un importante convegno sull’Insegnamento della lingua russa in Italia. A questa iniziativa seguì, in data 27-03-1974, la registrazione ufficiale dello statuto dell’associazione AIR presso il notaio Francesco Albertario, a Milano, sottoscritta da Nina Kauchtschischwili, Eridano Bazzarelli, Fausto Malcovati, Cristina Terzi.
In questa occasione vale la pena senz’altro di ricordare questi due padri fondatori dell’AIR e della Russistica italiana, Nina Kauchtschischwili ed Eridano Bazzarelli.
Nina Kauchtschischwili, di padre georgiano e madre leningradese, aveva vissuto l’educazione scolastica a Berlino, quella universitaria a Milano, con la laurea in filologia romanza. Aveva vissuto esperienze traumatiche quali la fuga dal nazismo in Italia (elemento comune alla biografia di Bazzarelli, che fu deportato a Mathausen), e in Italia aveva iniziato la carriera accademica come docente di lingua russa all’Università Cattolica; aveva insegnato poi alle Università di Bari e Torino. Nel 1968 iniziò la sua lunga carriera di professore di Lingua e Letteratura russa a Bergamo. Qui Nina diede vita all’Istituto di Slavistica e successivamente, nel 1970, fondò il Seminario Internazionale di Lingua russa, una istituzione unica in tutto il panorama della russistica italiana, in quanto si avvaleva di docenti sovietici inviati appositamente dal Ministero russo dell’Istruzione. Per gli allievi, come afferma Rossana Casari (e lo potrà qui certo testimoniare anche Maria Chiara Pesenti), i collaboratori e i colleghi che hanno condiviso la straordinaria energia, l’esperienza di Nina amica e ‘maestra’, la sua lezione rimarrà un ricordo prezioso, il fondamento della formazione scientifica della russistica italiana.
Eridano Bazzarelli fu uno dei primi Presidenti dell’AIR e dei più grandi letterati russisti che l’università italiana abbia avuto. Si laureò nel 1947 in Lettere, con una tesi di glottologia sulla storia delle declinazioni slave, di cui fu relatore Vittore Pisani. I suoi maestri furono gli insigni slavisti italiani Ettore Lo Gatto, Giovanni Maver e Leone Pacini Savoj. Fu per quasi un trentennio docente di Lingua e Letteratura russa all’Università di Milano; si occupò prevalentemente di poesia, traducendo e scrivendo saggi e articoli. All’inizio degli anni Settanta è stato fra i primi a far conoscere in Italia le opere di critici letterari come Viktor Vinogradov.
Nel 1990 gli fu assegnato il Premio Grinzane Cavour per la traduzione (Bazzarelli tradusse principalmente i classici russi, sia prosa che poesia, ma certamente la sua più grande impresa fu la traduzione in prosa dell’Evgenij Onegin di Puškin, edita da Rizzoli nel 1960) e nel 2000 ricevette la laurea honoris causa dell’Accademia delle Scienze di Mosca.
L’AIR si è posta fin dall’inizio come rappresentante ufficiale dei russisti italiani presso il MAPRYAL. Un altro merito di Eridano Bazzarelli fu quello di promuovere una fervida attività di convegni e incontri scientifici internazionali a Gargnano del Garda, presso la Villa Feltrinelli dell’Università di Milano. Le iniziative furono numerose, fra queste alcuni importanti convegni, come il primo, dedicato alla traduzione letteraria (La traduzione letteraria dal russo nelle lingue romanze e dalle lingue romanze in russo, Gargnano, 9-12 settembre 1978), i cui Atti furono pubblicati da Cisalpino-Goliardica, Milano 1979. Un altro importante convegno, che merita di essere ricordato, è quello su Aleksandr Blok, di cui Bazzarelli era un esperto, i cui Atti uscirono a cura dell’Università di Milano.
Mentre Nina Kauchtschischwili lavorava intensamente alla formazione di giovani russisti e futuri validi docenti russisti presso l’Università di Bergamo, e soprattutto all’organizzazione del Seminario estivo di lingua e cultura russa (di cui oggi è direttrice la prof.ssa M. C. Pesenti), Eridano Bazzarelli, in qualità di presidente dell’AIR, si impegnava a sollecitare presso il Ministero della Pubblica Istruzione corsi abilitanti di lingua russa e l’istituzione di cattedre di lingua russa nella scuola secondaria. Valida collaboratrice gli fu in questa attività Anjuta Gančikov.
Fra i più significativi saggi che ripercorrono gli studi sulla letteratura russa, fioriti in Italia a partire dalla metà dell’Ottocento, uno dei primi fu nel 1979 il saggio di Claudia Lasorsa, Pagine di slavistica italiana, edito da Lucarini. Claudia Lasorsa, docente di Lingua e Letteratura Russa presso l’Università di Roma, vi illustrava la figura di Carlo Tenca, che nella sua rivista “Il Crepuscolo” schiuse per la prima volta al lettore italiano l’inesplorato orizzonte della cultura russa. Per quanto riguarda invece una panoramica sull’insegnamento del russo in Italia, bisogna leggere su questo argomento il contributo di Claudia Lasorsa al Convegno Il russo. Una lingua per l’Europa, tenutosi a Roma nel 1994 e pubblicato due anni dopo sulla rivista Rassegna italiana di Linguistica Applicata, n.2, 1996 con un’utile appendice.
Ma torniamo alla storia dell’AIR.
Nel 2003 Claudia Lasorsa Siedina, già membro attivo del comitato direttivo, venne eletta all’unanimità alla presidenza dell’AIR. Dal 1962 al 1969 Claudia Lasorsa ha insegnato Lingua italiana presso la Facoltà di Filologia dell’Università statale di Leningrado. Ha svolto in Italia un’intensa attività didattica, dapprima all’Università di Cagliari, quindi alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, infine all’Università “Roma Tre”.
I primi anni 2000 sono per la russistica italiana anni di difficile riorganizzazione dei centri culturali, tradizionalmente legati alle Associazioni di Amicizia Italia URSS, che si trasformano in Centri autonoma di cultura e lingua russa. Sono anni in cui la presenza del russo nella scuola italiana subisce fasi di riduzione, alternate a fasi di espansione, dovute anche alla crescente richiesta di insegnamento della lingua russa. In questi anni, infatti, aumenta la presenza dei russi in Italia, di quelli che si stabiliscono nel nostro paese per motivi non solo ideologico-culturali, ma soprattutto per motivi di lavoro. La presenza dell’idioma russo diventa una realtà quotidiana nelle strade del nostro paese. Fortunatamente, all’università si inizia a rafforzare il settore della didattica. La riforma dell’ordinamento universitario e la creazione delle lauree triennali spingono gli Atenei a rafforzare l’insegnamento delle lingue straniere e ad affidarlo a linguisti, esperti di glottodidattica, non più, come in precedenza, a letterati. Aumenta anche il numero dei crediti destinati alla lingua nei corsi universitari.
La presidenza AIR di Claudia Lasorsa come docente sensibile agli sviluppi sociolinguistici del russo moderno, è stata di particolare importanza per l’attività della russistica italiana sul piano internazionale. Nel 2003, come rappresentante per l’Italia, Claudia Lasorsa era divenuta membro del Presidium del MAPRYAL. Nel 2004 fu insignita del Premio ”Puškin”.
Negli anni tra il 1973 e il 2015 l’Italia ha sempre partecipato con una delegazione di russisti ai convegni internazionali del MAPRYAL: Varna,1973; Varsavia, 1976; Berlino, 1979; Praga, 1982; Budapest, 1986; Mosca, 1990; Regensburg, 1994; Bratislava, 1999; Sankt Petersburg, 2003; Varna, 2007; Shanghai, 2011; Granada, 2015; Nur Sultan – Astana, 2019 (XIV Congresso Internazionale del MAPRYAL).
In questi anni hanno avuto luogo numerosi convegni di lingua e letteratura russa, promossi dall’AIR: a Bergamo, Bologna, Milano, Forlì. Allo stesso tempo i membri dell’AIR partecipano attivamente ai congressi dell’Associazione Italiana Slavisti. Ricordiamo che cinque volumi di contributi di russisti italiani sono stati dedicati alla Morfosintassi delle lingue slave. Due importanti convegni internazionali, promossi congiuntamente dall’AIR e dal MAPRYAL, sono da ricordare: a Verona, 22-24 settembre 2005, i cui Atti sono stati pubblicati dall’editore Coffee House Milano 2006 (Prepodavanie russkogo jazyka i literatury v novych evropejskich uslovijach XXI veka, a cura di S.Pescatori, S.Aloe, Ju.V.Nikolaeva). E il convegno Russkij jazyk kak inostrannyj v Evrope načala XXI veka (Russkij jazyk i mnogojazyčnaja Evropa. Testirovanie, učreždenija i sredstva dlja novoj mediacii, Bologna 2009, CLUEB).
Il 15 settembre 2017 a Parigi si è svolto un convegno in occasione del 50° anno di fondazione del MAPRYAL, alla presenta di numerosi rappresentanti delle Associazioni di Russisti e dell’accademico V.G. Kostomarov. La cerimonia si è svolta presso l’Ambasciata della Federazione russa a Parigi. Maria Chiara Pesenti ha partecipato con la relazione «Роль рекламного текста в формировании мотивации к изучению русского языка».
Accanto a questa rilevante presenza internazionale, l’AIR ha partecipato alla promozione dell’insegnamento della lingua russa nella scuola italiana di secondo grado. Ottimi sono stati i risultati degli studenti italiani alle Olimpiadi di Lingua Russa per studenti stranieri della scuola secondaria (cfr. relazione di Claudia La Sorsa su “Slavia”). Le Olimpiadi della lingua russa si tengono a Mosca organizzate con cadenza triennale dall’Istituto Puškin di Mosca.
Fra le iniziative più recenti va senz’altro segnalato un importante progetto per lo sviluppo dell’insegnamento della lingua russa in Italia, lanciato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, la preparazione di un Sillabo della lingua russa per la scuola superiore di secondo grado, con la partecipazione di numerosi docenti dell’AIR, sia della scuola secondaria che dell’Università, e ancora dell’Addetto culturale dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia e della Responsabile dei corsi di Lingua russa presso il Centro Russo di Scienza e Cultura a Roma, Rossotrudničestvo. Hanno preceduto questo progetto articolato, strumento prezioso e frutto di grande impegno, numerosi seminari e incontri di approfondimento, promossi dal MIUR, in diverse città italiane.
Ma veniamo ora alle pubblicazioni, che vedono protagonisti alcuni membri dell’AIR, in rappresentanza della russistica italiana. Una preziosa informazione sull’attività del MAPRYAL e della russistica italiana è apparsa sulle riviste ”Slavia” 2008, 1; “Rassegna Italiana di Linguistica Applicata”; “Studi Italiani di Linguistica Teorica e Applicata”.
Un intero numero della rivista SILTA il n. 2 del 2004 è stato dedicato agli Studi attuali di russistica in Italia. In questo numero, curato da Claudia Lasorsa e Anna Jampol’skaja, continua il dialogo aperto con l’italianistica in Russia con il n. 2 del 2002, dedicato agli studi di italianistica in Russia, a cura di Irina Čeliščeva e Anna Jampol’skaja. Nel numero del 2004 viene fatta una prima, utile ricognizione della mappa della russistica italiana. Oggi la mappa completa e aggiornata rientra nel quadro della slavistica italiana, curato nel sito dell’AIS.
Infine l’AIR ha curato, presso alcune Università italiane la “Settimana della lingua russa in Italia” (27 ottobre-2 novembre 2006), portando avanti una simile iniziativa svolta due anni prima (15-21 marzo 2004). L’evento è stato principalmente dedicato a diversi aspetti dello studio della lingua russa in Italia. Questo tema è stato al centro delle discussioni delle tavole rotonde, delle relazioni tenute dai maggiori linguisti e delle lezioni aperte ad entrambi i paesi.
Oltre a ciò, per mantenere salde le relazioni fra la russistica italiana e l’italianistica russa si è tenuto il 25-26 aprile 2013 a Mosca presso l’Istituto Italiano di Cultura un seminario dal titolo “L’italiano in Russia e il russo in Italia. L’insegnamento delle lingue: esperienze, collaborazioni e prospettive di internazionalizzazione”. Questo evento ha costituito un prezioso momento di scambio teorico e metodologico, nonché informativo, sulla situazione della didattica del russo in Italia e dell’italiano in Russia. In questa occasione, il famoso traduttore russo Evgenij Solonovič è intervenuto in ricordo del prof. Eridano Bazzarelli.
Nel 2011 Claudia Lasorsa ha rassegnato le dimissioni da membro del Presidium del MAPRYAL. Con lei, per la segreteria dell’AIR, collaborò per anni Nadia Cicognini. Dopo numerosi mandati, Claudia Lasorsa rassegnò le dimissioni anche da Presidente dell’AIR nell’assemblea del 2 febbraio 2013. A lei è succeduta nella presidenza, unanimemente eletta, Maria Chiara Pesenti.
Il nuovo Presidente dell’AIR, ordinario di lingua e linguistica russa all’Università di Bergamo e attuale direttrice del Seminario di lingua russa, che si tiene a Bergamo ogni estate, ha ricevuto nell’ottobre 2019 il premio Puškin, importante onorificenza riconosciuta per il merito di contribuire alla diffusione della lingua russa nel proprio paese e a livello internazionale.
Monica Perotto